E' da un pò di tempo che ci penso. Volevo fosse uno di quei lavori da condividere in particolar modo con le persone che come me hanno vissuto la malattia e la scomparsa del genitore.
Mia mamma è morta di cancro nel 2019. Una "brutta bestia" come si suole dire e purtroppo il suo è stato devastante. In poco meno di un anno è volata via come petali al vento.
Siamo soliti pensare che il "male" stia dentro ma il suo era fuori e ben visibile. Vedevo con straziante rassegnazione il progredire della malattia sul suo corpo mentre le ferite diventavano sempre più importanti. Le foto sono nate il giorno dopo la sua morte. Nonostante l'immenso dolore in cui ero sprofondato ho inconsciamente sentito forte l'istinto di raccontare, attraverso le immagini, l'enorme vuoto che stava per inghiottirmi. Dovevo assolutamente documentare questo particolare momento della mia vita prima che scappasse via, per sempre.
Questo non è il documentario del progressivo spegnimento di una persona ma il tentativo di raccontarne l'assenza. Attraverso questo racconto cerco di catturare la sensazione di solitudine che mi percuote nell’intimo, quella sensazione di impietoso assordante silenzio che si è materializzato nell'istante successivo al suo ultimo respiro.
E' cominciato così, ho iniziato a fotografare tutto quello che era il suo universo. La casa, gli oggetti e ciò che faceva parte della sua vita: il giardino che curava con tanto amore ormai incolto, la sua camera, la grande fede che l’ha aiutata fino alla fine, l’agenda incompleta nel suo ultimo giorno in vita. In ogni fotogramma un segno del suo passaggio, e del mio.